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venerdì 27 gennaio 2012

                                                                                                                                    
RIORGANIZZAZIONE MERCATO PRIVATI:
POSTE ITALIANE CAMBIA GLI ORARI DEGLI UFFICI POSTALI SENZA ALCUN ACCORDO.
E’ ORA CHE TUTTI SI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITA’

Nonostante la chiusura negativa delle procedure di raffreddamento avviate sia a livello regionale che nazionale,  Poste Italiane ha comunicato ieri, in tutte le Filiali della Lombardia, che dal 30 gennaio cambieranno gli orari degli Uffici Postali secondo quanto previsto dal progetto di riorganizzazione di Mercato Privati.

Tutto questo sta avvenendo in modo unilaterale, senza accordi sindacali e, fatto  ancor più grave, senza  alcuna trattativa per valutare le conseguenze della riorganizzazione degli Uffici sia dal lato professionale che occupazionale: oltre al cambiamento degli orari sono infatti previsti ricollocazioni, cambiamenti organizzativi e professionali che producono anche esuberi in diverse aree di attività.

L’Azienda infatti ha negato qualsiasi tentativo e richiesta di discussione, strumentalizzando ed sfruttando le divisioni sindacali che persistono ormai da diversi mesi.
Una divisione sindacale nata nel momento in cui Cisl, Uil, Sailp e Ugl chiesero irresponsabilmente di estromettere la Cgil da ogni tavolo negoziale rompendo quell’unità che aveva consentito di sottoscrivere positivamente l’ultimo contratto nazionale. Da quel momento infatti queste Organizzazioni Sindacali rifiutano qualsiasi incontro unitario, offrendo all’Azienda la possibilità di non discutere più niente.

E’ giunto il tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità per ricostruire un fronte comune assolutamente necessario per affrontare tutti i problemi che oggi non riusciamo a discutere con una Azienda che si fa forte delle divisioni sindacali.

Oltre alla riorganizzazione di Mercato Privati, infatti, è sempre più urgente la necessità di affrontare la verifica della riorganizzazione del Recapito, avviare la trattativa sul Premio di Risultato e Contratto di Settore, controbattere efficacemente i progetti, più volte dichiarati, di scorporare parti rilevanti ed importanti di attività mettendo in discussione l’unicità e integrità aziendale nonchè i tentativi di privatizzazione.

Nei prossimi giorni avvieremo una campagna di assemblee per discutere con le lavoratrici ed i lavoratori di Poste Italiane quanto sta avvenendo e decidere insieme le iniziative per contrastare attuali e futuri atti unilaterali dell’Azienda.

mercoledì 25 gennaio 2012

E' TEMPO DI RESPONSABILITA'
UN APPELLO DELLA SLC CGIL PER L'UNITA' SINDACALE

Da più di 7 mesi in Poste italiane, per esplicita volontà di alcune Organizzazioni Sindacali (ma la "passività" aziendale è quanto meno sospetta), sono state sospese le relazioni sindacali. Questo è quanto sta accadendo anche nell’ambito di mercato privati dove l’ennesima riorganizzazione, impatta sugli orari e sulle procedure, attraverso modifiche organizzative che provocano la rivisitazione delle dotazioni organiche degli uffici, evidenziando il tentativo di fare a meno del Sindacato.
Un’era geologica! E’ come se i sindacati delle Poste fossero cosa diversa dalle proprie Confederazioni e i lavoratori delle Poste, a differenza del resto dei lavoratori italiani, non avessero il diritto di incidere concretamente sulle trasformazioni aziendali e sulle conseguenti prospettive che li riguardano.
Il riferimento è al completamento del processo di liberalizzazione dei servizi postali che è oramai inevitabile e che si è tentato di utilizzare come alibi per giustificare presunti nuovi esuberi, concentrati principalmente sul recapito.
Noi pensiamo che non possa e non debba essere così. I problemi del recapito, ma più in generale della qualità/efficienza dei servizi postali, non nascono dalla liberalizzazione (rispetto alla quale andrebbe piuttosto riaccesa la discussione sul Contratto di settore, per tutelare i lavoratori e metterli al riparo, ovunque, dai fenomeni di dumping), ma dalla mancanza di un’idea organica di sviluppo.
Persino il progetto Banca del Sud, sul quale c’era grande attenzione, ha dimostrato tutta la sua debolezza, mentre veniva confermata, di contro, la gravissima perdita d’interesse nei confronti degli asset fondamentali di Poste Italiane: i servizi postali.
Bisognerebbe investire sulla logistica, sul trasporto e sui pacchi (il cui volume cresce ovunque nel mondo), piuttosto che immaginare riduzioni di personale e tagliare i servizi (vedi Contratto di Programma stipulato col precedente Ministro Romani), o ripercorrere gli stessi errori gestionali già commessi, che ne minano profondamente la qualità (la mancanza di scorte, la non sostituzione delle lunghe assenze, il mancato rinnovo del parco macchine quale elemento di garanzia reale per la sicurezza degli addetti).
Un’altra grande preoccupazione riguarda l’idea che lo scorporo del Banco Posta, momentaneamente scongiurato, sia semplicemente rimandato. Per quanto ci riguarda l’unicità del Gruppo va mantenuta.
E’ evidente però che in attesa che le organizzazioni sindacali superino le proprie divisioni neanche l’Azienda rimane immobile! E allora ecco la gestione degli accordi e, cosa ancor più grave, l’attuazione di nuovi processi di riorganizzazione avvengono senza alcun confronto.

Così come è già avvenuto che l’assenza di confronto sindacale sta determinando il fallimento del CRAL.
Per non parlare di tutti gli altri argomenti, non meno urgenti, che da mesi sono rimasti in sospeso: la necessità di definire, dopo l’avvenuta erogazione dell’anticipo, l’accordo sul PDR; la verifica delle graduatorie per la mobilità; le stabilizzazioni dei precari; gli interinali (solo per citarne alcuni).
Le preoccupazioni e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane che abbiamo provato a sintetizzare in questo documento sono anche le nostre.
Siamo convinti che la necessità di dare risposte al malessere che circola in azienda sia più importante del fatto che la SLC CGIL ha una opinione diversa sul collegato lavoro e la clausola compromissoria, motivo per cui, nonostante l’orgoglio di essere portatori di valori e di idee che ci contraddistinguono, continuiamo a ritenere che nei momenti più difficili devono essere ricercati gli elementi che uniscono piuttosto che quelli che dividono.
Vogliamo dunque rivolgere un appello alle altre OO.SS., confidando su quel senso di responsabilità messo in campo dalle nostre Confederazioni, che dopo anni di separazione, nell’interesse dei lavoratori, hanno saputo ritrovare le "ragioni dell’unità".
Con questo spirito già ad ottobre avevamo chiesto a tutte le OO.SS. firmatarie del CCNL la condivisione del percorso per il rinnovo delle RSU, per garantire il diritto dei lavoratori ad eleggere le loro rappresentanze unitarie. Anche questo passaggio non è più rinviabile, motivo per cui, in assenza di accordo saremo costretti nostro malgrado, comunque, a procedere.
Le lavoratrici e i lavoratori delle Poste non possono più aspettare.

Roma 25 Gennaio 2012
La Segreteria Nazionale SLC CGIL

MERCATO PRIVATI: CHIUSA NEGATIVAMENTE LA PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO NAZIONALE

Dopo la chiusura negativa regionale si è chiusa negativamente anche la procedura di raffreddamento (art.17) aperta a livello nazionale avente per oggetto la mancata discussione sul progetto di riorganizzazione di MERCATO PRIVATI che l'azienda sta unilateralmente cominciando ad applicare su tutto il territorio nazionale. Perdura in questo modo una situazione di stallo su tutte le questioni aperte, sia a livello nazionale che territoriale, a seguito della scellerata decisione di CISL, UIL, SAILP e UGL di chiedere l'esclusione della CGIL dai tavoli di trattativa che impedisce di fatto qualsiasi trattativa unitaria con l'azienda.
Paradossalmente questo avviene mentre a livello confederale si sta avviando, sulla basa e di un documento unitario (dopo anni di divisioni), una difficile trattativa con il Governo sul mercato del lavoro. Evidentemente CISL e UIL delle Poste sono cosa diversa delle loro Confederazioni.

La lettera di apertura dell'art.17
Apertura art.17 regionale

mercoledì 11 gennaio 2012

RIORGANIZZAZIONE MERCATO PRIVATI: CGIL E FAILP CHIEDONO L'APERTURA DI TAVOLI NEGOZIALI REGIONALI

Spett. le Poste Italiane S.p.A
Viale Europa,175
00144 Roma
Dott. Paolo Faieta
Resp. Relazioni Industriali

Roma, 10 Gennaio 2012

 Oggetto: Riorganizzazione Mercato Privati.

La scelta aziendale di procedere, sulla nuova riorganizzazione di mercato Privati in maniera unilaterale sta creando pesanti ricadute sui territori, in particolare sulle materie di razionalizzazione degli uffici mono operatore, sulle eccedenze delle filiali e in relazione alla prevista di modifica degli orari di lavoro degli uffici postali.
Il tentativo (fallito) di espletare l’approfondimento sulla materia attraverso le modalità previste dall’articolo 2 del vigente CCNL), non chiude l’argomento.
Il confronto doveva e deve infatti spostarsi sul territorio, così come previsto dal CCNL.
Assistiamo invece al consolidamento di una profonda lesione nelle relazioni industriali anche a livello decentrato.
Questa situazione di fatto impedisce la funzione e il ruolo sindacale nella determinazione delle ricadute sul personale, inoltre tradisce la premessa contenuta nel nuovo CCNL dove come valore fondante viene condiviso l’obiettivo di valorizzare il confronto anche a livello decentrato, al fine di favorire e individuare soluzioni il più possibile condivise.
Di fatto il progetto presentato presenta evidenti criticità, un ingiustificato esubero di 1000 unità sul territorio nazionale e la conseguente mobilità territoriale e professionale.
Per questi motivi, nel diffidarvi dal procedere unilateralmente nella riorganizzazione, vi sollecitiamo a convocare urgentemente a livello Regionale incontri sul tema in oggetto, secondo quanto previsto dall’articolo 6 del vigente CCNL.


Distinti saluti 
                                           


                                                  LE SEGRETERIE NAZIONALI                                            
                                                      SLC CGIL     FAILP CISAL

martedì 10 gennaio 2012

INTERVENTO DELL'ANTITRUST: A RISCHIO L'INTEGRITA' SOCIETARIA DI POSTE ITALIANE

L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) interviene con una segnalazione al Governo auspicando una separazione societaria tra l'attività di recapito e le attività finanziarie (Banco Posta) di Poste Italiane ed una ridefinizione del "servizio universale" sia in ambito Banco Posta che in ambito Recapito.
E' necessario che su questo tema di rilevanza strategica, che riguarda il futuro di Poste Italiane e delle migliaia di lavoratrici e lavoratori, si apra una discussione seria con Governo ed Azienda.

Il comunicato dell'Autorità Garante
Il comunicato SLC CGIL

FIRMATI GLI ACCORDI SULLA DETASSAZIONE

Il 22 dicembre scorso sono stati sottoscritti, per tutte le società del gruppo Poste, gli accordi per la detassazione sulle competenze accessorie della retribuzione (premio di risultato, straordinari, notturno, festivi, turni, ecc...) per consentire di godere dei benefici relativi già a partire dal mese di gennaio.
Inspiegabilmente Cisl, Uil, Confsal e Ugl non hanno firmato, riservandosi di farlo in un secondo momento, sulla base di motivazioni strumentali ed incomprensibili.
Abbiamo poi appreso dai loro siti la presunta sottoscrizione degli accordi, peccato che non fossero firmati dalla azienda e avessero cancellato le sigle di CGIL e FAILP.
Di questi tempi tutto è possibile stante la pervicacia con cui la Cisl e i suoi attuali alleati non perdono occasione per tentare di isolarci, a scapito della necessità di affrontare unitariamente i veri problemi delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane.

Accordo Poste Italiane
Accordo Postel
Accordo Postecom
Accordo Poste Mobile
Accordo PosteVita - PosteEnergia
Accordo Poste Tutela
Accordo Poste Shop
Accordo EGI
Accordo BancoPosta Fondi
Accordo Poste Assicura
Accordo Poste Tributi