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venerdì 16 dicembre 2011

SCIOPERO GENERALE UNITARIO
19 DICEMBRE 2011
ULTIME 3 ORE DI LAVORO
contro la manovra del governo
PRESIDIO DAVANTI LA
PREFETTURA
dalle 9.00 alle 12.00
Le categorie che scioperano il 19 dicembre (Funzione Pubblica, Chimici, Servizi Postali, ecc)
organizzano un presidio davanti la Prefettura, a Milano in Corso Monforte, per manifestare contro la manovra del Governo Monti e a sostegno delle richieste unitarie del sindacato
Il Presidio è organizzato unitariamente da CGIL, CISL e UIL di Milano.
                                                  PARTECIPIAMO NUMEROSI!!

mercoledì 14 dicembre 2011

  

lAVORATRICI E LAVORATORI DEL
 GRUPPO POSTE ITALIANE
lunedì 19 dicembre
  SCIOPERO GENERALE UNITARIO
3 ORE  a fine turno

Contro il Decreto “salva Italia” che:

colpisce i lavoratori aumentando bruscamente gli anni per le pensioni di anzianità e di vecchiaia di donne e uomini e mette a rischio migliaia di lavoratori andati già in mobilità ( esodo incentivato e progetti vari..) a cui cambiano un’altra volta le regole in corso.
Senza pensione e senza indennità cosa faranno?

Colpisce i pensionati da 960 euro in su, bloccando le rivalutazioni rispetto all’inflazione.
Come si fa a chiamare “pensione d’oro” chi prende 1000 euro?

Aumenta le tasse ai soli noti, cioè  ai lavoratori e lavoratrici dipendenti e ai cittadini onesti.
Cosa sono del resto gli aumenti delle addizionali Irpef, dell’ICI/IMU sulla prima casa, dell’IVA, dell’accise sulla benzina, facendo  cosi decollare l’inflazione.

Non introduce nessuna patrimoniale, ma giusto una “spolverata” di aumento sulle tasse di stazionamento per le barche e sul possesso di aeroplani privati.

Poco o nulla fa contro l’evasione e destina poche risorse per la crescita, mentre l’aumento dell’IVA colpirà le fasce  povere e deprimerà i consumi.



Per noi salvare l’Italia vuol dire valorizzare il lavoro,
tutelare chi ha sempre pagato, far pagare il risanamento prima di tutto a chi si è arricchito e a chi ha evaso tasse e contributi.


ORA TUTTI IN SCIOPERO PER CAMBIARE IL DECRETO !

SLC CGIL MILANO

lunedì 12 dicembre 2011

IN PIAZZA CONTRO LA MANOVRA

19 DICEMBRE SCIOPERO UNITARIO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEI SERVIZI POSTALI CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO


LA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO





Oggetto:
Proclamazione sciopero generale nazionale di tre ore per il giorno 19 dicembre 2011.

La scrivente O.S. con riferimento ai provvedimenti contenuti nell’ultimo DL presentato dal Governo
Monti nell’esprimere il proprio dissenso ai provvedimenti in esso contenuti,
PROCLAMA
Lo sciopero generale nazionale di tutto il personale appartenente a Poste Italiane SpA ed alle
aziende del gruppo.
Lo sciopero si svolgerà le ultime tre ore di lavoro di ogni turno il giorno Lunedì 19/12/2011.
La presente comunicazione vale come preavviso ai sensi della legge 146/90 e successive
modificazioni.
Il Segretario Generale
Emilio Miceli






 
 

mercoledì 7 dicembre 2011

MODIFICHE PREVIDENZIALI E CONSEGUENZE PER LE DIMISSIONI INCENTIVATE:
LETTERA DI CGIL E FAILP ALL'AZIENDA PER TUTELARE LE CONDIZIONI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CHE HANNO SOTTOSCRITTO ACCORDI 



Roma, 5 Dicembre 2011
Dottor Claudio Picucci
Resp. Risorse Umane Centrale
Dr. Paolo Faieta
Resp. Relazioni Industriali
Poste Italiane S.p.A.
Viale Europa 175
00144 Roma


 Siamo preoccupati per le ripercussioni che la manovra varata in queste ore dal Governo produrrà sulle lavoratrici e sui lavoratori di Poste Italiane. Il riferimento è a coloro che, in una condizione diversa, con certezze che oggi vengono messe in discussione, hanno accettato di sottoscrivere qualsiasi tipo di accordo che preveda forme di esodo incentivato.
Rimaniamo in attesa di conoscere i testi definitivi della manovra che avranno un impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori sopracitati, comunicando fin da adesso la nostra volontà di discutere di quali strumenti l’azienda intende dotarsi per tutelare coloro che, in tempi non sospetti, hanno accettato la proposta di esodo incentivato e che rischiano oggi di essere gravemente penalizzati.
Non essendoci inoltre certezza circa la data esatta in cui le nuove misure entreranno in vigore, Vi chiediamo altresì, in attesa di conoscere tutti i dettagli e di attivare il conseguente urgente confronto sull’argomento, di rinviare le procedure attualmente in essere.
Distinti saluti



LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL FAILP CISAL

ULTIM'ORA: LUNEDI 12 DICEMBRE SCIOPERO UNITARIO CGIL- CISL- UIL CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO

CGIL, CISL e UIL sciopereranno unitariamente lunedì 12 dicembre. Tre ore di astensione dal lavoro e presidi davanti alle Prefetture contro la manovra presentanta dal governo. E' quanto è stato deciso dai tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti nel corso dell'incontro di questa mattina.
Nella nota unitaria diffusa, CGIL, CISL e UIL si dichiarano “preoccupati per le conseguenze che la manovra economica determina su lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese. CGIL CISL e UIL chiedono un incontro al governo Monti per affrontare i problemi derivanti dalla manovra e per chiedere i necessari cambiamenti”.
Inoltre, i sindacati confederali, prosegue la nota, chiedono "un incontro a tutti i partiti per sollecitare la presentazione di emendamenti nella fase della discussione parlamentare". Intanto, già nella giornata odierna, le tre Organizzazioni sindacali presenteranno emendamenti comuni nel corso dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
A sostegno di queste rivendicazioni e di questo percorso, CGIL, CISL e UIL proclamano, per la giornata di lunedi 12 dicembre, 3 ore di sciopero, con presidi davanti alle Prefetture, affidandone la gestione ai territori, come si legge nella nota. Infine, saranno effettuati presidi permanenti davanti alla Camera dei Deputati ed al Senato fino alla conclusione dell’iter parlamentare previsto per la manovra.
Le categorie soggette alla regolamentazione del diritto di sciopero (tra cui Poste Italiane) sono esentate.

martedì 6 dicembre 2011



CAMBIARE QUESTA MANOVRA SENZA EQUITA’

QUATTRO ORE DI SCIOPERO
LUNEDÌ 12   DICEMBRE
La CGIL di Milano invita i lavoratori, le lavoratrici e i pensionati
a partecipare al presidio in Piazza della Scala,
dalle ore 9.00 alle ore 12.00


IN TUTTA LA LOMBARDIA PRESIDI DI PROTESTA CONTRO LA MANOVRA SENZA EQUITA’ DEL GOVERNO. DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA


Tra domani e dopodomani, in tutta la Lombardia, si terranno presidi di protesta contro la manovra economica decisa dal Governo Monti.
Si tratta di una prima risposta alla protesta che sta in queste ore montando nei luoghi di lavoro e tra i pensionati e le pensionate.

A tale proposito Nino Baseotto, Segretario generale della CGIL Lombardia ha dichiarato.
“Ci mobilitiamo perché questa manovra priva di equità sia cambiata in Parlamento.
C’è rabbia e delusione perché è chiaro a tutti che ancora una volta i sacrifici sono a senso unico e pesano su lavoro dipendente e pensioni.

Proprio l’intervento sulle pensioni - prosegue il Segretario regionale della CGIL - è quello socialmente più insostenibile, con il blocco dell’indicizzazione ed il colpo durissimo alle pensioni di anzianità.

Così si fa cassa sui più poveri e si infligge un altro colpo ai consumi, abbandonando la prospettiva della ripresa.
Insomma, era necessario ben altro dopo tre anni di provvedimenti iniqui e vessatori decisi a più riprese dal Governo precedente che - tra le altre cose - porta la responsabilità di aver trascinato l’Italia in questa situazione economica e sociale così drammatica con le sue scelte sbagliate.

Faccio infine appello a Cisl e Uil affinché dalla Lombardia venga un forte segnale di mobilitazione unitaria. In questo senso è positivo ed incoraggiante che in numerosi territori ( al momento Bergamo, Monza, Varese, Cremona, Legnano e Lodi ndr) i presidi di protesta siano organizzati unitariamente. Questa è la strada da percorrere: i lavoratori ed i pensionati ci chiedono unità in un momento così difficile”



venerdì 2 dicembre 2011

CLAUSOLE ELASTICHE: IL COMUNICATO SLC CGIL


                  
BUONE NOTIZIE PER PORTALETTERE O OPERATORI DI SPORTELLO PART TIME VERTICALE (INTEGRAZIONI SU CLAUSOLA ELASTICA).

Dal mese di luglio l’azienda ha provveduto ad utilizzare l’opportunità offerta dal C.C.N.L. firmato in data 14 aprile 2011 relativamente alla clausola elastica, ovvero la possibilità di estendere il periodo lavorativo per coloro che sono stati assunti con part-time verticale. Allora rimasero fuori da questa possibilità i lavoratori  Di S.P. che, ultimi assunti, non avevano ancora superato il periodo di tre mesi di prova e coloro che erano stati assunti come sportellisti, ad esclusione di quelli che operavano in Basilicata.
A quell’importante obiettivo raggiunto, che è riuscito ad offrire la possibilità di lavorare oltre il part-time al 50% a centinaia di lavoratrici e lavoratori, oggi si aggiungono le integrazioni necessarie per non escludere più nessuno.
Le nuove disposizioni emanate in questi giorni, che corrispondono alle evidenze da noi più volte rappresentate, contengono infatti importanti novità che modificano, integrano ed arricchiscono quanto già previsto dal C.C.N.L.:

  • Tutti i lavoratori con part-time verticale possono aderire alla clausola elastica sia nel settore Servizi Postali che Mercato Privati,
  • Al 15 di ogni mese verrà pubblicate nell’intranet aziendale la graduatoria aggiornata,
  • Entro il 7 di ogni mese i lavoratori possono inviare le loro richieste di adesione alla clausola elastica e/o variazioni della seconda sede di prestazione,
  • Le chiamate verranno effettuate in base al posto assegnato dalla graduatoria ed in base al numero di contatti (chiamate). Ovvero se il primo in graduatoria è stato chiamato già
  • due volte, si passa al secondo se è stato chiamato una sola volta. Questo elemento di precedenza e di equità rappresenta di fatto la possibilità per i lavoratori di poter lavorare.
  • I lavoratori interessati, quindi coloro che sono assunti con contratto part-time verticale, riceveranno comunicazione scritta da parte dell’Azienda con tutte le indicazioni necessarie, modulo di adesione e/o variazione già nei prossimi giorni.

Ancora una volta ci sembra più utile informare le lavoratrici a ai lavoratori delle questioni che li interessano, piuttosto che rispondere a inutili volantini che, ormai è chiaro, lasciano il tempo che trovano.
Roma,2 Dicembre 2011


Segreteria Nazionale Area Servizi

giovedì 1 dicembre 2011

NUOVE DISPOSIZIONI CLAUSOLE ELASTICHE

Raccogliendo una serie di proposte avanzate da noi avanzate sono state definite nuove modalità per la richiesta di poter accedere alle clausole elastiche riguardanti i part-time verticali nonchè le modalità di aggiornamento delle graduatorie.
Lettera dell'azienda
Domanda di accesso alle clausole elastiche
NOTA INFORMATIVA AZIENDALE

FINALMENTE RIPRENDIAMO LE PUBBLICAZIONI SUL BLOG

Finalmente riprendiamo a pubblicare sul blog dopo una lunga interruzione per motivi tecnici, speriamo risolti per sempre.
Nel frattempo, purtroppo, prosegue la fase difficile, per usare un eufemismo, dei rapporti con le quattro OO.SS. - Cisl, Uil, Confsal, e Ugl -che, non paghi di aver voluto la rottura con la Cgil (e con il Failp che non ha voluto accodarsi) ora stanno tentando in tutti i modi di paralizzare ogni trattativa sindacale, ad ogni livello.
L'ultimo episodio venerdi scorso con il boicottaggio fisico dell'incontro nazionale sul progetto di razionalizzazione di MP, uno spettacolo indecoroso che non avremmo mai voluto vedere.

il comunicato della SLC CGIL nazionale

venerdì 15 aprile 2011

RAGGIUNTO L'ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE


POSTE: MICELI (SLC/CGIL), UN CONTRATTO CONTRO LA DIVISIONE DEL SINDACATO

DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL

Il rinnovo del contratto di Poste Italiane è oggettivamente una battuta d’arresto nella sequenza di accordi separati degli ultimi mesi e dimostra che è possibile, quando non si è condizionati da tesi precostituite, fare accordi condivisi.

È un contratto che con 120€ di aumento (di cui 100€ sui minimi tabellari) difende le retribuzioni dall’inflazione e, con le norme sul part time, getta le basi per l’aumento dell’orario di lavoro di tanti ragazzi e ragazze fin qui vincolati alla prospettiva misera di 20 ore settimanali.

È un contratto in cui si è raggiunto il giusto mix tra la difesa del potere di acquisto e l’obiettivo di un lavoro non precario.

Credo si sia fatto un buon lavoro e sono certo che i lavoratori apprezzeranno, attraverso lo strumento della consultazione, quanto è stato fatto.

martedì 5 aprile 2011

RECAPITO: E' NECESSARIO AVVIARE LE VERIFICHE DEI CENTRI IMPLEMENTATI CON IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO

Inviata alla Direzione Regionale la richiesta di convocazione di un incontro per la verifica dello stato di attuazione della riorganizzazione. Le difficoltà e le criticità più volte denunciate ancora non hanno avuto una risposta adeguata e stanno comportando gravi disagi operativi in molti Centri di recapito.
Dobbiamo discutere di organici (carenze ed esuberi), di perequazioni, di orari, dei criteri delle "sportellizzazioni", di recapito al sabato, di ferie arretrate, orari e pause dei CMP, di sicurezza sul lavoro. Finora l'azienda ha sempre rimandato la soluzione dei problemi, in alcuni territori abbiamo dovuto aprire conflitti ex art.18 del CCNL e proclamare scioperi. Purtroppo su questi temi troppe OO.SS. stanno a guardare in attesa che le situazioni si risolvano da sè. E' ora di porre l'azienda di fronte alle proprie responsabilità.
Il volantino CGIL-FAILP

lunedì 4 aprile 2011

MERCATO PRIVATI : IL VOLANTINO CGIL-FAILP DA DIFFONDERE NEGLI UFFICI

          MERCATO PRIVATI  
             AZIENDA  LATITANTE

Riteniamo ormai non più differibile un confronto con l’Azienda su tematiche proprie di Mercato Privati , alle  quali spesso e volentieri la Società sfugge  nonostante le richieste di incontri e solleciti inviati all’Azienda .

Probabilmente  nulla di nuovo sotto il sole … ma proprie perché non più nuove le questioni  legate:

-         alla carenza di sportellisti su tutto il territorio Lombardo;
-         il ricorso sistematico ai distacchi di personale per poter garantire la copertura degli sportelli;
-         alle reiterate e non più sopportabili pressioni di natura commerciale su tutti gli specialisti sia di front end che di staff di Filiale;
-         all’assenza di una verifica dei premi commerciali (ad personam/una tantum) e di target di prodotto;
-         agli insufficienti corsi di formazione spesso fatti fuori dall’orario di servizio e ricorrendo alle procedure online, presso il proprio domicilio, che sottraggono sistematicamente tempo alla quotidianità  famigliare;
-         alle mancate coperture legali/assicurative in relazione alla vendita di prodotti finanziari presso gli Uffici Postali;
-         alla sicurezza degli uffici postali ed al rispetto nelle norme sulla salubrità degli ambienti di lavoro;
-         al mancato percorso di mobilità Provinciale e  Regionale   che tarda ad avviarsi e  che comunque rischia di non dare risposte certe a tutti i lavoratori attraverso il gioco dei consensi incrociati (in uscita ed in entrata da parte dei Capi Filiale);
-         alle carenze do organico ed organizzative degli Uffici di Poste Impresa;
-         alla mancata implementazione dei doppi turni prevista dagli accordi;
-         agli straordinari non pagati e alla programmazione delle ferie non rispettosa delle esigenze dei lavoratori.

In Lombardia ormai da troppo tempo si sta pagando  lo scotto di una assenza relazionale e di interlocuzione tesa alla risoluzione dei problemi, privilegiando al contrario da parte dell’Azienda  la  gestione del personale. La Società,  ancor più grave,  tende a omettere il rispetto dei diritti  dei lavoratori , al contrario riconducendoli  a mero scambio tra le “parti”.

Siamo convinti che solo il coinvolgimento della categoria possa scuotere dal torpore e dalla rassegnazione i lavoratori  che con dignità hanno sempre voluto quanto dovuto nel rispetto delle  “regole” ed in disprezzo alle presunte appartenenze.

In assenza di risposte concrete da parte della Direzione Regionale attiveremo, con coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori degli Uffici, ogni percorso contrattuale necessario.

Infine un plauso al proclama di Poste in ragione dei  ricavi pari a  21,8 miliardi di euro ed un utile netto di 1.018 milioni di euro… peccato che a questo non corrisponda a quello che vivono ogni giorno i lavoratori di Poste sottoforma di pressioni, ingiustizie e soprusi … pur di raggiungere i “target” senza che questo porti almeno un  beneficio individuale…  ovviamente questo non vale per tutti !!!  …E SENZA DIMENTICARE CHE ANCORA ATTENDIAMO UNA CONCLUSIONE POSITIVA DI UN CONTRATTO NAZIONALE SCADUTO DA 15 MESI !!!

MARZO 2011                                                                        SLC CGIL        FAILP

giovedì 24 marzo 2011

RIORGANIZZAZIONE SERVIZI POSTALI: RACCOMANDATE J+1

L'Antitrust impone a Poste Italiane di consegnare le Raccomandate J+1 accettate il venerdi nella giornata di sabato e nella giornata di lunedi quelle accettate il sabato. Pertanto si rende necessario modificare gli orari dei CMP previsti dagli accordi regionali. L'azienda procede però in modo unilaterale con una semplice informativa e senza consultare le RSU dei Centri interessati.
Per questa ragione la SLC CGIL non ha sottoscritto il verbale d'incontro proposto dall'azienda in quanto non recepisce in alcun modo le osservazioni e le proposte emerse al tavolo regionale.
verbale regionale
le slides aziendali

DETASSAZIONE PER PRODUTTIVITA': GLI ACCORDI PER IL 2011

Confermata la detassazione degli istituti che comportano un incremento della produttività (premi di risultato, indennità turni e notturno, straordinari, ecc.) anche per il 2011.
Il comunicato della CGIL Lombardia

lunedì 14 marzo 2011

LA NOTTE TRICOLORE
DELLA CGIL
150° dell’Unità di Italia
Mercoledì, 16 Marzo 2011
PIAZZALE CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA
DI MILANO
Ore 16,30 “Garibaldi scrive ai lavoratori”
Saluti di
Onorio Rosati
Segretario Generale della CdLM di Milano
Introduzione storica di
Fiorella Imprenti
“Garibaldi” legge le lettere scritte per i lavoratori
dell’Ottocento
Consegna della riproduzione delle lettere
ai lavoratori del 2011
(gli originali sono di proprietà dell’Archivio Storico Bracco)
Ore 17,30
di Luciano Invernizzi
Luciano Invernizzi – trombone; Giacomo Marson – tromba;
Vittorio Castelli – clarinetto; Gigi Marson – piano;
Fabio Turazzi – banjo; Terenzio Belluzzo – batteria
Durante il concerto interverranno:
Concerto “BOVISA NEW ORLEANS JAZZ BAND
Sergio Escobar
- Direttore del Piccolo Teatro di Milano
Laura Curcio
- Giudice del Lavoro
Piero Colaprico
- Giornalista e Scrittore
Gianfelice Facchetti
- Attore e Regista
Ore 19,00 Esecuzione dell’Inno Nazionale
e brindisi per i 150 anni dell’Unità d’Italia
Ore 19,30
Salone Di Vittorio: proiezione del filmato
“IN CERCA DI VOCE”
Suite musicale dall’Unità d’Italia alla Liberazione
Da una idea di Gianluigi Trovesi e Gianni Bombaci,
Associazione Culturale Secondo Maggio
Durante l’evento ci saranno collegamenti in diretta
con
Radio Popolare e con la trasmissione Caterpillar
di
RAI Radio2
Nel corso del pomeriggio si svolgeranno visite guidate
di gruppi di cittadini e di studenti alla Camera del Lavoro;
al termine della visita sarà donata ad ogni partecipante
la bandiera italiana, la bandiera della Camera del Lavoro
di Milano e la spilletta della CGIL Nazionale realizzata
in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia

giovedì 3 marzo 2011

FESTIVITA' 17 MARZO: COME TI BEFFO IL LAVORATORE

Dopo penosa discussione il Governo ha deciso: il 17 marzo sarà festività nazionale, evviva! Ma nel decreto "milleproroghe" si nasconde la beffa: la festività non sarà aggiuntiva ma la pagheranno i lavoratori, rinunciando ad una delle festività soppresse!

Volantino 17 marzo
Comunicato aziendale

venerdì 25 febbraio 2011

MERCATO PRIVATI: VERBALE D'ACCORDO NAZIONALE

Il 22 febbraio é stata raggiunta una prima intesa nazionale su alcuni temi in discussione: evoluzione modello organizzativo Back Office, ricollocazione personale di alcuni Contact Center in chiusura ed è stata demandata a livello territoriale, come da noi più volte richiesto,  la trattativa sulla razionalizzazione degli uffici e sugli organici.
Entro marzo si dovranno tenere gli incontri regionali, nei quali dovranno essere discussi anche i temi contenuti nella richiesta di incontro già comunque avviata: fabbisogno organici, distacchi, ferie, formazione, ecc.

Accordo 22 febbraio 2011
Slide Evoluzione modello organizzativo Back Office
Slide Organici

giovedì 24 febbraio 2011

MERCATO PRIVATI: RICHIESTO INCONTRO REGIONALE

                                                        
          SLC CGIL                  FAILP              UGL COM

                              Milano, 16 febbraio 2011

Spettabile Poste Italiane 
RAT Lombardia
Alla c.a. Dott. Menegazzo
Direzione RU.RI Lombardia
Alla c.a. Dott G. Ancona
Dott. R. Cicatelli
Via Orefici, 15
20100 Milano

Oggetto: richiesta incontro Mercato Privati.                                                                       

A causa degli esodi incentivati a gennaio sono usciti dall’azienda in tutto la regione centinaia di lavoratrici e lavoratori, uscite che hanno ulteriormente creato problemi agli uffici già in carenza di organico in tutte le Filiali della Regione.
Nel verbale d’incontro del 10 dicembre u.s. l’azienda aveva demandato al tavolo nazionale la discussione sul fabbisogno di organico, ma da allora niente si è mosso. 
Noi crediamo che solo a livello regionale si possano discutere seriamente le necessità che permangono nei territori e nelle diverse Filiali, in stretta connessione con Servizi Postali, attraverso l’immissione di nuove risorse che possano permettere l’attivazione delle sportellizzazioni.   
Nello stesso verbale erano contenuti impegni  circa:
-          il completamento degli organici di Poste Impresa;
-          il completamento dell’implementazione degli UP a doppio turno;
-          le problematiche sollevate dal Competence Center;
-          la definizione degli orari degli UP che erogano il servizio PEC al sabato;
-          il piano di ricollocazione dei quadri sposizionati;
-          la regolamentazione dei “distacchi” oramai diventati selvaggi;
Tutti questi impegni sono ancora largamente disattesi. 
L’Azienda si era impegnata anche ad intervenire anche sulle eccessi delle cosiddette pressioni commerciali per ristabilire ove necessario una comportamento rispettose dell’etica e della correttezza ma non abbiamo notato nessun miglioramento in proposito. 

Le scriventi chiedono che, sulla base di quanto sopra esposto, venga convocato un incontro urgente per discutere e trovare soluzione ai temi sopra citati.
                                                                                                     
                                                           Segreterie Regionali 
 SLC CGIL (Pierluigi Daccò)   
 FAILP CISAL (Ciro Tramontano)     
 UGL COM (S.Trazzera)

giovedì 17 febbraio 2011

COMUNICATO SLC CGIL SULLA SITUAZIONE DEL RECAPITO

Abbiamo più volte denunciato la grave situazione in cui versa il servizio di recapito di Poste Italiane, che oggi appare senza governo.

Il timore, manifestato sin dall’inizio dalla nostra Organizzazione, che si andasse incontro ad una gestione approssimativa del servizio, viene oggi confermato dal  fallimento registrato sul servizio di distribuzione dei giornali e delle raccomandate J+1, che ad oggi, essendo gestiti attraverso processi di esternalizzazione dell’attività e con l’uso strutturale dello straordinario, poco hanno a che vedere con l’idea di razionalizzazioni e di sviluppo che l’azienda immaginava di realizzare attraverso una distribuzione dell’attività lavorativa su 5 giorni.

A pagare purtroppo, oltre che i lavoratori, sono i cittadini, che alla luce di quanto appreso in queste ore, rischiano di subire un peggioramento del servizio da parte di Poste Italiane.

Il Contratto di Programma già siglato dall’AD di Poste Italiane ing. Sarmi e il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, attualmente in attesa di autorizzazione da parte del CIPE, contiene infatti tre elementi che riteniamo essere disastrosi, in prospettiva, per il servizio postale:

-          La possibilità di effettuare il recapito del servizio universale a giorni alterniin presenza di particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica in ambiti territoriali con una densità inferiore a 200 abitanti /kmq e comunque fino ad un massimo di un ottavo della popolazione nazionale. Tale ultimo parametro può essere soggetto ad un margine di tolleranza fino ad un massimo del 5%” .
-          La ridefinizione della “propria articolazione base del servizio secondo parametri più economici concordando eventualmente con le autorità locali una presenza più articolata nelle singole aree territoriali, i cui costi non siano a carico della Società stessa”.
Questi due punti, disarticolando di fatto la mission di Poste, mettono in discussione la riorganizzazione dei SP recentemente sottoscritta, ulteriormente aggravata “dall’apertura degli uffici postali a giorni alterni e nelle 18 ore settimanali”.

Si determina infatti un impatto su circa 10 milioni di utenti che riceveranno la posta (giornali compresi) un giorno si ed uno no, venendo di fatto trattati come cittadini di serie A o di serie B in base alle caratteristica del territorio in cui vivono.

Nel merito viene infatti  tradito lo spirito del servizio universale, così come lo intendono la Direttiva europea 2008/6/CE e il Dlg che la recepisce. Entrambi prevedono infatti che l’erogazione del servizio debba essere garantita a tutti i cittadini, in qualsiasi luogo, per almeno 5 giorni a settimana.

POSTE: MICELI (SLC/CGIL), BANCA DEL SUD FALLIMENTO ANNUNCIATO

DISAGI PER 10 MILIONI E 4000 ESUBERI 

DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL
 
Le ultime vicende relative all’azione di poste italiane si incaricano di rendere evidenti le scelte che il Governo intende compiere attraverso una mutazione strutturale del tradizionale assetto del gruppo.
Intanto il tema della Banca del Sud con la deroga concessa nel decreto Milleproroghe. Poste potrà utilizzare oltre il 10% del patrimonio esclusivamente per l’attività bancaria. La Banca del Sud può nascere, non sarà un unico soggetto giuridico, ma una lunga catena di comando spezzettata tra Ministero, Poste, banche cooperative, la cui presenza nel Mezzogiorno è perlomeno ridicola. E Medio Credito Centrale (titolare, sembra, delle istruttorie dei finanziamenti dei soggetti richiedenti). Non è il caso di ripetere cose ovvie, perché non è difficile immaginare come già questo “processo” porti in sé il sicuro fallimento dell’operazione. Ovunque si tende a semplificare, ad accorpare per snellire le procedure, e invece qui tutto si complica: vecchia e triste storia dell’intervento dello Stato nel Mezzogiorno quella che prima finanzia promette finanziamenti e poi non spende. Il Mezzogiorno ha bisogno di credito e di banche e sia anche la benvenuta una Banca del Sud, ma che nasca dal territorio e non nelle stanze della politica o dentro il circuito infernale della competizione tra Tesoro e Bankitalia. Sappiamo già che tante risorse destinate al Mezzogiorno diventeranno residui e, come succede ormai abitualmente, utilizzate magari in altre parti del paese o a tappare i buchi della finanza pubblica. A questa operazione, la cui validità è da dimostrare, Poste Italiane parteciperà impegnando risorse considerevoli. Si sa, queste operazioni sono sempre legate agli umori delle classi dirigenti: se cambia il Governo….
Ma è necessario guardare l’insieme dell’azienda e non solo quello che avviene nella sua parte  creditizia.
Con il nuovo contratto di programma, in via di approvazione al CIPE, il servizio di recapito verrà svolto in alcune aree a giorni alterni, e ciò comporterà disagio per 10.000.000 di persone ed esuberi per circa 4.000 lavoratori.
E sempre nello stesso contratto di programma anche gli uffici postali, non tutti, lavoreranno a giorni alterni.
Poste, dunque, entra in un nuovo settore pieno di incertezze, e si indebolisce in quello tradizionale dove, peraltro, da quest’anno vige una piena, completa e positiva liberalizzazione.
Sono queste le scelte del Governo, che per legge fonda una banca e con un contratto diminuisce gli oneri del servizio universale. Siamo preoccupati, ovviamente, per le incertezze sul versante bancario e per l’impatto su servizio e lavoratori che scaturisce dal contratto di programma. Non abbiamo mai negato e non neghiamo la necessità di una riorganizzazione  del Gruppo, dei suoi asset tradizionali ed abbiamo concorso, qualche volta  convinti e qualche altra di meno, alle ristrutturazioni che si sono fatte. Ma si sa, un conto è privilegiare ristrutturazioni competitive, un altro è subire tagli lineari, come nel caso del contratto di programma!
La corrispondenza funziona malissimo, rischiamo una ecatombe nella distribuzione dei quotidiani, la posta celere (j+1) non va. Operando a giorni alterni si perderanno quei clienti che chiedono continuità del servizio e dell’attività aziendale e l’unica soluzione è quella di ricorrere ai fornitori esterni di servizi postali. Attenzione, il servizio universale è affidato a Poste e non a terzi; si rischia di scivolare lungo una china pericolosa.
Chiediamo dunque l’apertura di un tavolo di confronto in grado di affrontare e risolvere problemi che rischiano di diventare devastanti per Poste Italiane.
 Roma,17 Febbraio 2011


martedì 15 febbraio 2011

RIPRENDONO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

Martedi 22 e mercoledi 23 febbraio riprendono, dopo due mesi di interruzione, le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale di Poste. A più di un anno di distanza dalla scadenza della parte economica e ormai scaduta anche la parte normativa, SLC CGIL ritiene che Poste Italiane debba abbandonare la tattica dilatoria fin qui avuta per entrare nel merito dei temi contenuti nella piattaforma presentata unitariamente a luglio scorso per arrivare ad un contratto in grado di dare concrete risposte per la salvaguardia dei diritti e delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori postali.