RIORGANIZZAZIONE MERCATO PRIVATI:
POSTE ITALIANE CAMBIA GLI ORARI DEGLI UFFICI POSTALI SENZA ALCUN ACCORDO.
E’ ORA CHE TUTTI SI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITA’
Nonostante la chiusura negativa delle procedure di raffreddamento avviate sia a livello regionale che nazionale, Poste Italiane ha comunicato ieri, in tutte le Filiali della Lombardia, che dal 30 gennaio cambieranno gli orari degli Uffici Postali secondo quanto previsto dal progetto di riorganizzazione di Mercato Privati.
Tutto questo sta avvenendo in modo unilaterale, senza accordi sindacali e, fatto ancor più grave, senza alcuna trattativa per valutare le conseguenze della riorganizzazione degli Uffici sia dal lato professionale che occupazionale: oltre al cambiamento degli orari sono infatti previsti ricollocazioni, cambiamenti organizzativi e professionali che producono anche esuberi in diverse aree di attività.
L’Azienda infatti ha negato qualsiasi tentativo e richiesta di discussione, strumentalizzando ed sfruttando le divisioni sindacali che persistono ormai da diversi mesi.
Una divisione sindacale nata nel momento in cui Cisl, Uil, Sailp e Ugl chiesero irresponsabilmente di estromettere la Cgil da ogni tavolo negoziale rompendo quell’unità che aveva consentito di sottoscrivere positivamente l’ultimo contratto nazionale. Da quel momento infatti queste Organizzazioni Sindacali rifiutano qualsiasi incontro unitario, offrendo all’Azienda la possibilità di non discutere più niente.
E’ giunto il tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità per ricostruire un fronte comune assolutamente necessario per affrontare tutti i problemi che oggi non riusciamo a discutere con una Azienda che si fa forte delle divisioni sindacali.
Oltre alla riorganizzazione di Mercato Privati, infatti, è sempre più urgente la necessità di affrontare la verifica della riorganizzazione del Recapito, avviare la trattativa sul Premio di Risultato e Contratto di Settore, controbattere efficacemente i progetti, più volte dichiarati, di scorporare parti rilevanti ed importanti di attività mettendo in discussione l’unicità e integrità aziendale nonchè i tentativi di privatizzazione.
Nei prossimi giorni avvieremo una campagna di assemblee per discutere con le lavoratrici ed i lavoratori di Poste Italiane quanto sta avvenendo e decidere insieme le iniziative per contrastare attuali e futuri atti unilaterali dell’Azienda.
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