Pensioni: CGIL, il Senato corregga gli errori fatti
Per la Confederazione il capitolo pensioni è ancora aperto perchè spiega "va restituita equità e razionalità ad un sistema reso socialmente insostenibile da misure fatte per fare cassa" e chiede al Senato di correggere le "storture e le iniquità fin qui prodotte"“
Se per il ministro Fornero la partita pensioni è chiusa, per il sindacato non lo è affatto. Non lo è nella prospettiva perché va restituita equità e razionalità ad un sistema reso socialmente insostenibile da misure fatte per fare cassa, peraltro in misura imponente, e che creano - oggi e domani - più problemi di quanti ne vorrebbero risolvere: Tanto meno lo è sull'emergenza, in particolare sui temi già affrontati nel dibattito alla Camera sul milleproroghe e che, dalla Camera, non sono stati affatto risolti”. Lo sostiene Vera Lamonica, Segretaria Confederale della CGIL che risponde così alle parole pronunciate oggi dal ministro Elsa Fornero a proposito delle pensioni.
“Abbiamo chiesto unitariamente alle commissioni e ai gruppi parlamentari del Senato - continua Lamonica - di affrontare e risolvere alcuni dei nodi che, come era del resto prevedibile, sono venuti rapidamente al pettine, il più drammatico dei quali è costituito dalle decine di migliaia di lavoratori rimasti senza lavoro e che rischiano di rimanere anche senza pensione”.
“Perciò è necessario che il Senato corregga le storture e le iniquità fin qui prodotte: Auspichiamo anche che il ministro, ed il governo tutto, lavorino per risolvere i problemi e non per complicarli, e che a difesa di questa parte del mondo del lavoro che è una di quelle più in difficoltà si usi la stessa determinazione che abbiamo visto usare a difesa di altre categorie”.
“Abbiamo chiesto unitariamente alle commissioni e ai gruppi parlamentari del Senato - continua Lamonica - di affrontare e risolvere alcuni dei nodi che, come era del resto prevedibile, sono venuti rapidamente al pettine, il più drammatico dei quali è costituito dalle decine di migliaia di lavoratori rimasti senza lavoro e che rischiano di rimanere anche senza pensione”.
“Perciò è necessario che il Senato corregga le storture e le iniquità fin qui prodotte: Auspichiamo anche che il ministro, ed il governo tutto, lavorino per risolvere i problemi e non per complicarli, e che a difesa di questa parte del mondo del lavoro che è una di quelle più in difficoltà si usi la stessa determinazione che abbiamo visto usare a difesa di altre categorie”.
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